Past Life: Ecco la mia Esperienza e le mie Vite Passate

Pubblicato da Stefano il 22 Gen 2015 - Letto
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past life vite passate daniele pennaQualche tempo fa ho partecipato al seminario live sulle vite passate organizzato da Daniele Penna e denominato Past Life: alla scoperta delle tue vite passate.

Tengo a precisare che è stata la mia prima esperienza in questo campo, non avevo mai fatto nulla del genere e non avevo idea di cosa aspettarmi. Tuttavia dato che stimo molto Daniele Penna sia a livello imprenditoriale (l’ho conosciuto molti anni fa quando studiavo marketing e business online) sia come persona saggia che grazie al suo grande progetto “Il Salto quantico” stà realmente aiutando le persone a vivere meglio.

Ecco il racconto della mia prima esperienza alla scoperta delle vite passate

La sessione mattiniera di Past Life

La mattinata è stata dedicata alle indicazioni e alle spiegazioni cu come si sarebbe svolta la giornata in cui a gruppi di 3 persone avremmo effettuato la regressione nelle vite passate a turno.

La prima parte della mattinata è stata di fatto introduttiva analizzando tutto quello che comporta a livello emotivo e mentale effettuare un viaggio nelle vite passate e come salvaguardarsi.

Già nella seconda parte della mattina abbiamo fatti un rilassamento ed un primo viaggio in una vita passata.

Apparte che era più o meno tutta la mattina che ogni tanto avevo qualche flash e immagine che secondo me poteva ricorrere a qualche vita passata. Uno di questi sembrava raffigurare come delle fabbriche con mattoni esterni di rivestimento sporchi di nero, e intuivo di essere durante la seconda guerra mondiale forse a Berlino. E questo ancora prima di iniziare la regressione ipnotica.

Il primo viaggio in gruppo

vite passateLa prima regressione è stata effettuata in gruppo, ovvero c’era Daniele che conduceva la meditazione/trance e ognuno al suo posto iniziava il viaggio.

Durante l’inizio del viaggio di gruppo della mattinata, ho visto un flash di cielo azzurro con nuvole e ho pensato subito di essere un uccello. Ma poi il viaggio è continuato, facendo finire questo breve flash introduttivo e alla fine del tunnel ho fatto abbastanza fatica a vedere qualcosa… ma dopo ho visto un uomo ( forse io) su una strada di campo in mezzo alla natura/campi che stava andando da qualche parte ed ero insieme ad un nuovo, un ragazzo, un giovane che veniva con me, forse un figlio. Era giorno.

Dopo abbiamo fatto un salto in avanti (come viene chiamato) e mi sono visto dentro ad una capanna di legno, molto spaziosa ed ero seduto comodo e rilassato su una poltrona fatta in modo molto semplice e spartano, fuori sempre la natura. Ero forse un contadino, forse avevo degli stivali ai piedi. Ero solo in casa ed era giorno.

Dopo aver fatto un altro salto in avanti sono tornato sulla strada del primo flash ma questa volta ero con una donna, forse avevo anche un carretto o qualche altra cosa intorno. Era sempre giorno.

Ad un certo punto Daniele ci ha chiesto se sapevamo che anno fosse, e come un flash mi è apparsa la scritta 1872. (Adesso sono curioso di andare a vedere nel mio alvero genialogico chi erano i miei avi in quel periodo.)

La sessione pomeridiana di Past Life – Alla scoperta delle mie vite passate

past life vite passataNel pomeriggio ci siamo divisi in gruppi di 3 persone in cui uno veniva fatto regredire, uno conduceva la regressione nelle vite passate leggendo lo script un preciso testo (script) e il terzo prendeva appunti. Io sono stato il primo a fare la regressione.

Per iniziare Daniele Penna in persona ha effettuato la meditazione di rilassamento, che poi è stata continuata dal regressore del mio gruppo.

A differenza della regressione di gruppo questa è stata molto più forte e in alcuni momenti emozionalmente molto dura… anzi soprattutto all’inizio ho avuto veramente paura anche se ero fisicamente al sicuro.

L’inizio della regressione inizia quando si esce da un tunnel spazio-temporale in cui si viene proiettati nella vita passata e in un momento significativo al fine di risolvere un problema precedentemente individuato. Nel mio caso invece (come può essere) l’individuazione del problema da risolvere era stato lasciato libero, avrebbe deciso il mio inconscio, cioè avrei vissuto momenti significativi per risolvere il problema più importante al momento attuale. Anche se io razionalmente non ero consapevole. L’inconscio invece si.

Appena uscito dal tunnel, nel momento in cui finisce la fase introduttiva di rilassamento e si va ad inoltrarsi nella vita passata, ho subito sentito un brusco cambiamento emozionale e fisico che non era mai avvenuto. Ho sentito un calore salire dalle gambe ed arrivare al busto e poi ho iniziato subito ad avere quasi un attacco di panico con il cuore che iniziava a battere più forte e la testa che incominciava a girare. Ero impaurito da quella che stava accedendo.

La prima immagine che ho visto… molto vivida peraltro… erano dei tetti a punta e li ho subito collegati al periodo rinascimentale in Francia. Dopo, ho visto che ero in strada, in mezzo alla gente, ero da una parte, al margine della strada… ma stavo male, c’era qualcosa che mi turbava e anche molto… forse intuivo che stava per accedere qualcosa e avevo paura di quello che stava per accadere.

case francesi vita passataHo cercato di resistere un po’ ma la testa incominciava a girare sempre più forte e mi sentivo un po’ fuori… a quel punto ho chiesto alla conduttrice della regressione “mandami avanti” perché volevo andare via da li (Daniele ci ha spiegato che nel momento in cui ci accorgiamo, o meglio l’operatore che ci guida si accorge che stiamo soffrendo o stiamo vedendo brutte cose, possiamo saltare avanti ad un momento felice di quella stessa vita (o di un’altra vita) per non stare male e ritornare ad uno stato di tranquillità per questo  gli ho chiesto di “mandami avanti” ).

La conduttrice della regressione, però non l’ha fatto subito, ma mi ha fatto qualche altra domanda per capire meglio cosa stesse succedendo e perché avessi così paura.

Così, ho visto che intorno a me le persone avevano incominciato a correre e stavano andando da destra verso sinistra, come se scappassero da qualcosa… Mi è stato chiesto “che cosa sta succedendo?” Ho risposto: c’è la rivoluzione… ed ero li perché abitavo li… poi ho chiesto ancora “mandami avanti” e allora li il mio operatore mi ha fatto saltare….

Prima rivoluzione 1789 e il 1799 e poi Rivoluzione francese del 1848 – rinascimento dalla seconda metà del 1400 XIV secolo fino al 1600 XVI secolo,”

Ma stavo abbastanza male… ero un po’ sconvolto e non so per quale motivo, se per il motivo della rivoluzione che forse mi immedesimavo troppo, come se riuscissi a sentire la paura del mio antenato in quel momento o se era per via della nuova sensazione relativa allo stato alterato che stavo vivendo… bho.

Il primo salto

Dopo il saltato ad un altro momento della mia vita passata,  mi ci è voluto un attimo per tranquillizzarmi e li mi sono ritrovato in un luogo in mezzo alla natura, avevo davanti a me un lago, ero sulla riva e a destra un po’ dietro era come se avessi la mia famiglia mia moglie e un figlio… ma erano come trasparenti, non perfettamente definiti. Non c’erano molti riferimenti o cose che stavo facendo ero solo li  a guardare in direzione del lago. Intuii subito che però era un’altra vita. Non la stessa di prima in cui abitavo in Francia, ma un’altra. Probabilmente dalla forte paura che stavo vivendo ho abbandonato completamente quella vita e sono passato ad un’altra.

Così dato che non c’erano molte cose apparentemente interessanti, mi hanno fatto fare un altro salto.

Il secondo salto

Nel terzo momento mi sembrava di essere una donna (intuii subito che era un’altra vita ancora), sempre nella natura ma questa volta ero in una grande radura, in lontananza vedevo le montagne ed ero li immobile che pensavo o aspettavo. Forse ero li per cacciare per procurarmi il cibo, ed avevo dei vestiti rotti e parziali come se fossi un cavernicolo/a. Di preciso non so cosa stessi facendo, ma comunque ero li da sola.

Il salto nel punto prima della morte

Dopo questi 3 momenti sono stato guidato al punto della mia morte, ma non proprio al momento della morte (sarebbe stato troppo doloroso), ma un attimo prima di morire e un attimo dopo, così da vivere il prima e il dopo ma non la morte stessa.
Nel momento prima della morte, mi sono visto uomo davanti ad un lago, in piedi immobile e da solo.

Nel momento dopo la morte ho visto il mio corpo fisico dall’alto, stavo come fluttuando (non riconoscevo i vestiti, vedevo solo una sagoma scura) a terra in mezzo all’erba alta circa 30 o 40 centimetri.

A quel punto la guida mi ha fatto delle domande del tipo:

# Cosa hai imparato in questa/queste vite ? Risposi : non bisogna stare soli
# Cosa cambierà ora con ciò che ora sai? Le mie relazioni

La fase di purificazione

purificazione vite passateDopo aver compreso gli insegnamenti di quelle vite passate, c’è la fase della guarigione e della purificazione del karma legato a questi aspetti.

Seguendo quello che mi diceva la mia guida ho portato il corpo fisico morto in un posto sacro che ho definito come un posto in cui era circondato da moltissime persone, forse angeli che gli si stringevano intorno come un grande cerchio. Il corpo stava al centro e tutte le persone/presenze strette in cerchio attorno a questo.

Poi leggendo il testo inizia la fase della guarigione e qui vedo che le persone incominciano a stringersi intorno al corpo, iniziano a pregare e a mandare intenzioni e pensieri d’amore.

L’arcangelo Raffaele offre la sua guarigione parlando con il corpo o recitando una sorta di preghiera/mantra , Michele invece lo vedo immobile accanto al corpo che non fa apparentemente niente ma è come se mandasse energia purificatrice al corpo.

Mi viene chiesto se voglio qualcun altro li e in quel momento mi viene in mente mia mamma (la mia mamma attuale) e non so perché forse come supporto . Non serve altro.

L’ultima azione, riguarda quello che si vuole fare con il corpo dopo questo rituale, ed è qui che è successa la cosa che più mi ha emozionato, perché in quel momento vedo il mio corpo alzarsi un poco da terra ed esplodere, in un esplosione di luce bianca purissima, come se fosse avvenuta una purificazione. Questa scena è stata la più bella.

Dopo vengo piano piano riportato alla realtà.

B’è devo dire che è stata un esperienza interessante, un po’ paurosa all’inizio ma in conclusione molto molto bella e sicuramente da continuare a fare in coppia perché come dice bene Daniele Penna (ma come penso anche io) è necessaria una seconda persona che ci guida nel percorso. Non si può fare da soli, è troppo pericoloso.

Le altre regressioni dei partecipanti a Past Life

Durante le altre regressioni delle persone del gruppo, sono accadute altre cose:

La prima donna ha regredire nelle vite passate dopo di me ha visto una vita in cui prima era bambina, giocava da sola in campagna nella natura, aveva li una casa, ma era sempre sola e senza genitori. Dopo il primo salto si è vista cresciuta ma era sempre nel solito luogo, sempre sola e senza genitori, stava quasi sempre li a casa da sola. Dopo il secondo salto si p vista dentro ad una casa, ma questa era diversa dalla prima ,  aveva una trentina di anni ed aspettava qualcuno, ma non si sa chi. E’ venuti fuori l’anno 208 ac. Mentre nel secondo viaggio il 1973. L’insegnamento che ha tratto era riguardo al problema della solitudine, in tutte le vite passate era sempre da sola… come in parte le accade attualmente.

La seconda donna a fare la regressione nelle vite passate dopo me invece ha vissuto un esperienza abbastanza brutta, ma che le ha permesso di capire per quale motivo ha precise reazioni nella sua vita. Inizialmente non riusciva a vedere niente, vedeva giallo e niente più, dopo facendo un salto, vedeva nero, sempre buio e percepiva una sensazione di rassegnazione. Facendo un altro salto il buio era più chiaro c’era un po’ di luce e vedeva che era chiusa in un locale, che percepiva alto, buio e da cui non poteva uscire. In un successivo salto incominciò a vedere un po’ meglio dove era rinchiusa, percepiva di aveva dei figli ma non potevano venire da lei, e lei non poteva andare da loro ne uscire da quella stanza scura e con alte mura. Aveva sempre un senso di rassegnazione. Alla fine nel momento della morte ha visto le ossa poste sui gradini di quel luogo in cui era rinchiusa e ha capito di essere stata imprigionata in una specie di torre cilindrica tipo quelle dei castelli. Non a caso attualmente non riesce a stare nei posti chiusi, va fuori di testa. Deve avere sempre una finestra o porta aperta come fuga. Ha fornito anche un anno 1432 e un nome Elen.

Dopo la regressione riuscì a capire il perché delle sue manie, e tutto ha avuto un senso.

Prima della fine del corso parlando con una signora mi ha raccontato che durante la sua regressione ha esplorato una vita passata in cui faceva l’hostess e in cui l’aereo su cui era (Pan Am Airlines ) decollato da New York era precipitato in Jamaica ma lei era miracolosamente illesa ma super schioccata per l’accaduto, tanto che  che non riusciva ad aiutare gli altri. In un salto successivo ha visto che era a casa in America e viveva splendidamente fino a quando un giorno una banda di malviventi ha ucciso i sui figli e non so se anche il marito.

L’insegnamento che ha tratto è che a causa del fatto di essere sopravvissuta alla caduta dell’aereo, ogni volta che succedevano dei omenti felici, succedeva qualcosa di brutto che peggiorava tutto. Ha capito che doveva lavorare sul suo auto sabotaggio interiore nei confronti del senso di colpa per essere miracolosamente sopravvissuta a quel disastro aereo.

Cosa ho imparato scoprendo con Past LIfe e andando a vedere le mie vite passate?

vite passate past life daniele pennaSicuramente è stata un esperienza affascinante che sicuramente voglio rifare sia con Daniele che con le persone vicine interessate. Sicuramente non posso avere la certezza che quello che  ho vissuto sia la verità (a meno come nel caso della signora sopravvissuta al disastro aero in cui si può andare a vedere nei registri) tuttavia questo rafforza la mia fiducia nel pensiero che ci sia molto di più in questa realtà di quello che crediamo.

Inoltre come è successo per tutte le persone del mio gruppo è stato possibile individuare l’ipotetico problema alla base di tale vita e avere una precisa idea su come risolverlo o renderlo razionalmente ininfluente.

Come ha detto bene Daniele, non deve importare se quello che si è visto è veramente la propria o le proprie vite passate. Quello che importa è come quello che si vede e si vive emozionalmente può risolvere ed eliminare un problema in questa vita.

Ecco a cosa serve fare il viaggio nelle vite passate con il metodo di Daniele Penna.
Se anche tu vuoi concederti questa affascinante esperienza, trovi il calendario delle sessioni future di Past Life alla scoperta delle vite passate qui.

Approfondimenti:

 

 

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